Sebbene i bambini abbiano malattie molto simili a quelle degli adulti, a volte i sintomi si manifestano in modo diverso. I metodi diagnostici e il modo di lavorare che di solito usiamo con gli adulti, spesso non sono utili nella popolazione pediatrica. D’altra parte, caratteristiche particolari come l’immaturità immunologica, l’incompleto sviluppo anatomico o il fatto di frequentare l’ambiente dell’asilo, rendono alcune infezioni come l’otite o la faringotonsillite molto più frequenti e a volte di più difficile gestione rispetto alla popolazione generale.

La sordità durante i primi mesi di vita di un bambino interferisce con la sua capacità di parlare ed esprimersi verbalmente. Proprio in questo periodo infatti si sviluppano le strutture di base della parola e del linguaggio. Inoltre influenza negativamente le loro emozioni (non esprimono i loro sentimenti), il comportamento sociale (hanno meno capacità di relazionarsi con gli altri), la cognizione (la loro intelligenza si sviluppa in maniera più lentamente) e il loro rendimento accademico (hanno problemi a scuola). Tutto ciò deriva dal fatto che il bambino sordo rimane isolato dal suo ambiente.


Il russamento notturno e ancor più le apnee (pause nella respirazione per alcuni secondi) nei bambini possono rendere difficoltoso il riposo, impedendo che entrino nella fase di sonno profondo e quindi riposante. Il bambino che non dorme bene accusa stanchezza diurna, il che si traduce in sintomi di apatia e mancanza di interesse per l’apprendimento e il gioco.

Tuttavia, la stessa situazione può produrre sintomi opposti: diminuendo la capacità di concentrazione a causa della mancanza di sonno, il bambino è in grado di iniziare varie attività ma non le porta a termine. Questo dà origine ad una sindrome ipercinetica.

Questa difficoltà respiratoria durante il sonno è chiamata sindrome delle apnee ostruttive del sonno ed è generalmente causata, in età pediatrica, da un aumento delle dimensioni delle tonsille e delle adenoidi. Dopo asportazione o riduzione di questi che avviene mediante intervento chirurgico di adenotonsillectomia, i sintomi regrediscono.